Avviare un piano di investimenti all’estero è una decisione strategica per le imprese e apre la strada a nuove opportunità di profitto.
Cos’è l’internazionalizzazione: definizione e obiettivi del processo
Il termine internazionalizzazione raggruppa sotto di sé diverse strategie e processi, adottati dalle aziende per investire su mercati esteri.
In linea generale, il principale obiettivo dell’internazionalizzazione è quello di incrementare la propria quota di mercato.
Al tempo stesso un’azienda, che decide di investire al di fuori del territorio nazionale, può essere spinta anche da altre motivazioni:
- approfittare delle opportunità offerte da alcuni Paesi o territori esteri. A questo proposito, è possibile citare i Paesi in Via di Sviluppo, caratterizzati da basse barriere burocratiche e ampie agevolazioni fiscali;
- ricercare nuovi mercati di sbocco, a causa della saturazione o dell’elevata concorrenza del mercato nazionale;
- individuazione di mercati con forti potenzialità di sviluppo, o strategici per la propria attività.
Internazionalizzazione: i passi da compiere
La scelta dell’internalizzazione deve essere portata avanti dalle aziende in modo razionale e ragionato. Bisogna evitare investimenti non strutturati e azioni improvvisate, prive di una solida analisi di fondo.
Per questo motivo, a seconda delle esigenze, per un’azienda può risultare opportuno appoggiarsi a un servizio di consulenza per l’internazionalizzazione.
I principali passi da compiere nella definizione di una strategia di internazionalizzazione sono:
- analisi P.E.S.T.E.L, ovvero raccolta di informazioni inerenti sei principali variabili. Con questo acronimo vengono infatti sintetizzati il fattore politico, economico, sociale, tecnologico, ambientale e legale;
- analisi dei flussi degli investimenti diretti esteri (IDE) per evidenziare la capacità o meno di un paese estero di attrarre capitale;
- analisi del proprio mercato all’interno del Paese estero, per identificare il profilo del nuovo consumatore, o l’effettivo utilizzo del bene o servizio.
Internazionalizzazione: il ruolo della consulenza
La scelta di investire in mercati esteri viene portata avanti da aziende con obiettivi e un profilo aziendale diverso.
Difatti, una strategia di internazionalizzazione può essere adottata da:
- aziende che muovono i primi passi all’estero, sui quali vogliono posizionarsi.
- aziende già presenti all’estero, che vogliono consolidare la loro presenza sui territori esteri.
A seconda degli obiettivi, le imprese mostreranno anche esigenze diverse, che richiederanno piani strategici di investimento definiti ad hoc.
L’improvvisazione rappresenta il principale rischio per un’azienda che decide di investire all’estero.
In questo pericolo può tradursi nel fallimento della strategia di internazionalizzazione, ma soprattutto nella perdita di capitali (situazione di cui l’intera impresa potrebbe risentire).
Sulla base di questo, appoggiarsi ad un servizio di consulenza per l’internazionalizzazione può rivelarsi ottimale per l’azienda.
L’agenzia di consulenza per l’internalizzazione si affianca all’impresa, divenendo un importante alleato e definendo la migliore strategia di investimento sulla base degli obiettivi e delle esigenze segnalate.
Internazionalizzazione è una scelta obbligata
Nel 2013 A+Network ha condotto un’interessante ricerca sul legame che intercorre tra l’internazionalizzazione e la PMI italiana.
Dal Report è emerso che per le piccole e medie imprese, l’internazionalizzazione è una scelta obbligata, funzionale alla loro sopravvivenza.
La ricerca ribadisce anche l’importanza per le aziende di definire un piano strategico di medio-lungo periodo e chiari investimenti finanziari e umani.
I principali vantaggi dell’internazionalizzazione
L’investimento su mercati esteri può tradursi per l’impresa in diversi risultati positivi. Questi possibili vantaggi permettono dunque alle aziende di giustificare gli investimenti portati avanti.
Nello specifico, una strategia di internazionalizzazione si traduce per l’impresa in:
- nuove risorse (materiali e, soprattutto, immateriali) che, una volta acquisite, potranno anche pesare sul successivo sviluppo della struttura aziendale;
- acquisizione di una visione di insieme del mercato, funzionale a rafforzare la posizione dell’azienda anche all’interno del paese di origine;
- un miglioramento nel corso del tempo della comprensione delle dinamiche e dello scenario internazionale.
Confronta con:
- Aulicino D., Le strategie dell’internazionalizzazione, “SanPaolo Imprese”, dossier on-line.
- Agostoni L., Gulino D. (2013), Analisi P.E.S.T.E.L: metodi di gestione e controllo per un’efficace strategia di internalizzazione, “Controllo di gestione”, n. 4/2013.
- Caroli M.G, Fratocchi L. (2000), Nuove tendenze nelle strategie di internazionalizzazione delle imprese minori, FrancoAngeli.