L’espansione su un mercato internazionale é sempre collegata con un piano di investimenti.
L’esportazione in Germania non fa eccezione.
E´pertanto necessario l’appoggio di un partner consulenziale unico in grado di supportare l’azienda nelle due maggiori difficoltà nella pianificazione di un intervento sul mercato tedesco.
1 – la riduzione del rischio
2 – la gradualità dell’investimento
Come pianificare quindi l’investimento sul mercato ottimizzando i costi dell’intervento, ma mantenendo bassi i rischi complessivi?
Sotto questo aspetto é necessario distinguere tre fasi :
Azienda nella fase di approccio al mercato tedesco.
In questa fase evidentemente l’investimento é un costo vivo. In particolare i costi delle ricerche di mercato, i costi commerciali – viaggi o responsabile commerciale esterno, ma anche i costi di adattamento della propria produzione ad un nuovo mercato sono le principali voci di spesa della prima fase.
Un’analisi tra i nostri clienti ha evidenziato che durante i primi sei mesi, vengono investiti circa il 40% dell’investimento complessivo necessario ad inserirsi stabilmente su un mercato.
Azienda nella fase di inserimento sul mercato tedesco.
In questa seconda fase – che normalmente dura dal settimo mese alla fine del secondo anno – l’azienda si trova ad avere un mercato già avviato, ma non ancora entrato a regime.
Sotto questo aspetto il progetto di internazionalizzazione comincia ad autofinanziarsi, ma l’autofinanziamento non é ancora completo.
Azienda stabilmente inserita sul mercato tedesco.
Una volta raggiunta un inserimento stabile sul mercato tedesco, la pianificazione finanziaria diventa chiaramente centrale. Sotto questo aspetto é possibile applicare strategie conservative di monetizzazione dei risultati ottenuti o strategie aggressive, quali la creazione di società tedesche, l’apertura di sedi tedesche e l’assunzione di nuovo personale commerciale e amministrativo.