Risultati delle vendite in Germania nel 2016 da parte delle PMI italiane

Posted on Novembre 21, 2016Novembre 22, 2016 by italia-marketing

Il nostro studio

Come già evidenziato nelle precedenti newsletter di ottobre e novembre, parallelamente alle nostre attività di Business Development Management per le aziende italiane in Germania, abbiamo attivato un “Osservatorio permanente dell’export italiano in Germania”.

Nel corso della nostra indagine ci siamo rivolti a oltre 90 aziende italiane e, grazie al contributo di chi ci ha dedicato parte del proprio tempo in questa iniziativa, siamo stati in grado di raccogliere tutte le informazioni necessarie per il nostro osservatorio.

Vogliamo, dunque, condividere con voi alcuni dei risultati aggiornati della nostra indagine, trattando oggi il tema delle vendite delle aziende italiane in Germania, e concentrandoci particolarmente sull’andamento complessivo degli ultimi mesi.

Chi volesse dedicarci cinque minuti del proprio tempo, contribuendo così alla raccolta dati per il nostro osservatorio, può trovare il formulario al seguente link:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScsHOaScbB5cvo0LNNgvq09Z1Y_QodQ_EgzysbIjf7_UeF2Sw/viewform o contattarci tramite il nostro form di contatto.

Perché i risultati delle vendite in Germania sono tendenzialmente positivi?

Il 87% delle aziende italiane intervistate dichiara, confermando così le ultime statistiche di crescita effettiva dell’economia tedesca, che i risultati delle vendite in Germania sono positivi, in quanto stabili o addirittura in aumento rispetto a quelli registrati in passato.

In una fase come quella attuale, in cui l’economia europea esce da un periodo di stagnazione, appare fondamentale tentare un rilancio delle proprie attività in uno dei mercati che hanno reagito al meglio, in relazione ad altri, alla crisi economica del 2008.

Oltre al favorevole scenario macroeconomico, va tuttavia sottolineato che la stabilità, e talvolta la crescita, delle vendite delle imprese italiane in Germania siano dovute in gran parte all’abilità delle aziende stesse. Non solo le imprese operanti nei classici ambiti in cui il “Made in Italy” è una componente fondamentale, ma anche molte aziende italiane appartenenti ad altri settori hanno dimostrato nel corso degli anni di saper competere alla pari con le proprie concorrenti tedesche, solitamente di dimensioni maggiori, più radicate sul territorio e notoriamente più abili in alcune branche.

Ecco allora che l’iniziativa d’inserimento in Germania è supportata, oltre che da dati macroeconomici verificati, dall’esperienza concreta di quelle aziende che stanno avendo successo e stanno beneficiando dei vantaggi spettanti a chi è parte di questo mercato in crescita:

• Espansione costante in un mercato che offre continuamente nuove opportunità
• Maggiore stabilità finanziaria dell’azienda, la quale può sempre contare sulle attività costanti in Germania
• Creazione di partnership di medio-lungo periodo con aziende in loco, che saranno più consolidate rispetto a collaborazioni con aziende di Paesi più instabili
• Possibilità di organizzare progetti a lungo termine, senza dover temere drastici cambiamenti improvvisi

E quindi? Che conseguenze pratiche possiamo trarre?

La Germania è, sotto molteplici aspetti, un Paese interessante per le aziende italiane di ogni settore. Molte di quelle già attive nel mercato stanno raccogliendo i frutti del lavoro svolto in passato, riscontrando una costanza o un aumento delle proprie attività. È anche vero che non tutte le imprese hanno riscontrato un aumento delle proprie vendite in Germania: il 13% delle aziende intervistate afferma infatti di averne subito negli ultimi mesi un calo.

È quindi fondamentale, prima di approcciarsi al mercato tedesco, capire le potenzialità della propria azienda e fare delle previsioni per gli anni successivi. Affidarsi a consulenti esperti del settore e farsi assistere costantemente nel rapporto con il mercato tedesco può, in questi casi, risultare una soluzione vincente per evitare di commettere degli errori e disperdere risorse aziendali.